Con l’avvicinarsi del periodo estivo aumenta la frequenza delle attività all’aperto come fiere e sagre a carattere temporaneo, che costituiscono un elemento importante dello stile di vita italiano e che, essendo spesso finalizzate a scopi benefici, consentono a molti cittadini di migliorare la qualità del nostro vivere quotidiano.
Occorre però affrontare l’organizzazione di questi eventi in modo professionale, cercando di prevedere i rischi possibili e prendendo gli accorgimenti necessari per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti.
In questo articolo ci limiteremo ad illustrare i principali requisiti degli impianti a GPL utilizzati nelle manifestazioni temporanee, perché l’utilizzo di questo gas può rilevarsi pericoloso e con gravi conseguenze in caso di incidente.
Le fiere e le sagre all’aperto sono assimilate alle attività di pubblico spettacolo e per il loro svolgimento è necessario svolgere un preciso iter autorizzativo presso l’amministrazione comunale competente, nell’ambito di questo procedimento è molto probabile che venga richiesta una documentazione che attesti la regolarità degli impianti, purtroppo non esiste una documentazione uguale in tutta la penisola e ogni amministrazione ha le sue preferenze.
Si ricorda che la Dichiarazione di conformità può essere rilasciata solo quando le apparecchiature a gas sono collegate ad un impianto realizzato in un edificio o nelle pertinenze dell’edificio, mentre se le apparecchiature a gas sono collegate a bombole e non sono inserite in un edificio siamo fuori dal campo di applicazione del DM 37/08 e la Dichiarazione di Conformità può essere sostituita da un qualsiasi altro tipo di documento.
Le imprese che realizzano gli impianti all’aperto devono poter dimostrare di avere le competenze per eseguire questo lavoro e quindi i requisiti per la realizzazione degli impianti degli stand sono gli stessi di quelli previsti dal DM 37/08, mentre il collegamento delle bombole agli impianti o agli apparecchi deve essere eseguito da persone che hanno superato uno specifico corso di formazione, così come previsto dall’art. 11 del D.Lgs. 128/06 (Legge quadro di riordino del settore dei GPL) e dalla nota Ministeriale prot. n°3794 del 12/03/14 che fornisce “Indicazioni tecniche di prevenzione incendi per l’installazione e la gestione di mercati su aree pubbliche con presenza di strutture fisse, rinnovabili e auto negozi”.
La nota Ministeriale 3794, oltre a fornire le indicazioni per gestire al meglio la sicurezza della manifestazione, presenta due allegati, l’allegato A definisce i requisiti degli autonegozi, come ad esempio le gastronomie realizzate su autocarro, mentre l’allegato B contiene uno stralcio della UNI/TR 11426 “Utilizzo di impianti a GPL non alimentati da rete di distribuzione in occasione di manifestazioni temporanee all’aperto – Progettazione, installazione, manutenzione ed esercizio”, si ricorda che la sigla TR individua un rapporto tecnico costituisce una linea guida alla corretta esecuzione delle opere, il suo inserimento all’interno della nota 3794, ne rafforza l’applicabilità e di fatto individua la regola dell’arte al riguardo.
Il rapporto si applica agli impianti di utilizzazione, di portata termica nominale inferiore a 35 kW, al servizio di manifestazioni temporanee (sagre, fiere, ecc.) posti all’aperto o in strutture temporanee come tettoie aperte e fornisce dei criteri per la progettazione, l’installazione, la manutenzione e l’esercizio in sicurezza degli impianti a GPL per uso cottura, produzione di acqua calda e per usi similari non alimentati da rete di distribuzione e che possono essere alimentati da una singola bombola o da più bombole di GPL fra loro collegate.
Non rientrano, nel campo di applicazione del rapporto tecnico le realizzazioni di tipologie impiantistiche più complesse e collocate in edifici tradizionali, assimilabili a civili abitazioni nonché le installazioni di bombole su veicoli professionali attrezzati con apparecchi di cottura, friggitorie, ecc.
Il rapporto definisce I ‘impianto come l’insieme costituto dalla tubazione, dai dispositivi di intercettazione, di regolazione e da componenti accessori, avente la scopo di distribuire il gas dal suo punto di inizio agli apparecchi utilizzatori. Nel caso degli impianti delle fiere il punto d’inizio gli impianti alimentati da una bombola, è il raccordo di uscita del rubinetto/valvola della bombola, mentre per gli impianti alimentati da più bombole fra loro collegate per mezzo di una centralina, è il raccordo di uscita del regolatore di pressione
Gli impianti di utilizzazione al servizio di manifestazioni temporanee sono posti generalmente in luoghi aperti, ben ventilati, o comunque in aree coperte da strutture di tipo aperto, come tettoie, ecc., ampiamente aerate e ventilate, con almeno un lato completamente sprovvisto di parete.
L’impiantistica relativa a questa tipologia si può dividere in base al tipo di alimentazione in:
- installazione di bombola singola;
- installazione di bombole fra loro collegate.
In caso di installazione di bombola singola, questa può essere collegata – tramite regolatore di pressione montato direttamente sulla valvola della bombola e tubo flessibile – o direttamente all’apparecchio di utilizzazione oppure all’ impianto fisso (parte fissa dell’impianto interno).
In entrambi i casi i tubi flessibili utilizzati per il collegamento all’ impianto/apparecchi utilizzatori devono essere rispondenti, in alternativa, a una delle seguenti norme:
- UNI 7140. In questo caso i tubi devono avere una lunghezza massima di 1,5 m e le sue estremità devono essere collegate a porta gomma conformi alla UNI 7141 fissati con impiego di fascette conformi alla stessa norma UNI 7141.
- UNI EN 1762. In questo caso i tubi flessibili devono avere una lunghezza massima di 2,0 m e devono essere dotati di raccordi filettati, assemblati dal fabbricante, Il tubo flessibile non deve avere giunzioni intermedie e deve essere disposto in modo da non essere soggetto ad urti, strappi, tensioni, torsioni, piegature o schiacciamenti e da non venire a contatto con corpi taglienti, spigoli vivi e simili.
Il tubo flessibile deve essere controllato frequentemente e, in ogni caso, deve essere sostituito entro il termine stampigliato sul tubo stesso (cinque anni dalla data di fabbricazione).
Tuttavia l’uso intermittente alternato con periodi e modalità di stoccaggio non sempre adeguati ne rendono opportuno la sostituzione con frequenza più breve.
In caso di installazione di più bombole, occorre realizzare una “rampa” cioè una installazione che può essere composta da un numero dl bombole fino a un massimo di quattro per una capacità complessiva non maggiore di 125 kg (all’interno di un singolo banco non possono essere comunque presenti più di 75 kg di GPL in utilizzo o deposito).
Le bombole costituenti l’installazione sono generalmente suddivise in due sezioni (l’una in servizio e l’altra di riserva), collegate per mezzo di manichette:
- ad una condotta comune ed al gruppo di regolazione (centralina senza inversore); oppure
- a due collettori separati che alimentano un inversore posto a monte del gruppo di regolazione (centralina con inversore automatico o manuale).
Le bombole fra loro collegate e il gruppo di regolazione devono essere installate all’esterno dei locali o all’aperto (in posizione protetta) oppure in alloggiamento esterno che a sua volta può essere costituito o da un armadio, fissato in adiacenza a parete esterna, oppure, in alternativa, da una nicchia a muro.
– L’alloggiamento, destinato a contenere le bombole e la centralina, deve essere realizzato in materiale incombustibile con porta/e di accesso non combustibile chiudibile a chiave e deve avere:
– Vol alloggiamento = 1,5 Vol bombole
– Superficie di aerazione = 0,2 Superficie alloggiamento (da realizzarsi in alto e in basso a quota pavimento).