Come noto nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, ad esclusione dei magazzini di vendita con superfice maggiore di 400mq, vige il divieto di utilizzare impianti di climatizzazione con fluidi infiammabili.
I decreti non prevedono una distinzione tra i vari tipi di fluidi attualmente disponibili, ne permettono di discriminare tra fluidi infiammabili e fluidi con minore tossicità non infiammabili o blandamente infiammabili, ma la situazione è destinata a cambiare perché è stata presentata una bozza di decreto che potrebbe superare questa limitazione ed accettare le installazioni contenti fluidi classificati A1 o A2L secondo norma ISO 817 “Refrigerants – designations and safety classification”.
Tra questi gas il più noto è l’R32 molto diffuso tra i più recenti impianti di climatizzazione.
La bozza prevede l’aggiornamento di fatto di tutte le varie regole tecniche verticali esistenti autorizzando l’utilizzo dei nuovi gas refrigeranti, ovviamente gli impianti dovranno essere realizzati a regola d’arte e dovranno essere accompagnati dal manuale di uso e manutenzione, che deve:
- essere predisposto in lingua italiana dal responsabile tecnico dell’impresa di installazione dell’impianto, in accordo alle previsioni della normativa vigente
- contenere il piano dei controlli, delle verifiche e delle operazioni di manutenzione.
Ovviamente, questo è un probabile futuro, per il momento valgono i limiti di installazione già illustrati negli scorsi articoli.